Unfinished Museum

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Raffaella Francesca Gueze

Gli incompiuti li vivo come delle cose che sono già un po’ masticate e messe da parte. Non mi creano malessere, e non mi crea malessere neanche il fatto di pensare che forse qualcuno lo ripescherò e qualcuno no, qualcuno lo regalerò. Perché io a volte li regalo gli incompiuti. A volte basta cambiare il contesto o darli a persone che vivono  la tua stessa passione perchè ci sia la possibilità di realizzarli.

Se ti dico Incompiuto qual è la prima cosa che ti viene in mente?

Faccio fatica a pensare all’incompiuto, ho pensato: cos’è l’incompiuto? É qualcosa che mai si farà o qualcosa che è sospeso? Forse, il più delle volte per me è più qualcosa di sospeso, sono dei pre-elaborati che rimangono in attesa di trovare forma.

Unfinished di che colore/forma è?

Una nuvola azzurra, una nuvola blu. Un cloud… l’I-Cloud. Quando si dice “mandiamo sulle nuvolette”, io mi immagino delle nuvole che sono lassù, alte, però c’è bisogno di qualcuno che le tiri giù con la cordicina, tipo la Pimpa.

C’è qualcosa che hai lasciato incompiuto nella tua vita? 

Nel senso di sospeso, sì, ci sono incompiuti sia personali che professionali. 

Sono una persona che sa aspettare tanto, so gestire l’attesa, quindi gli incompiuti non mi creano del malessere. Anzi, l’incompiuto, come dice Flaviano  il mio direttore del Master, sono importanti: “Voi dovete vivere di pre-elaborati, osservate e mettete da parte”. Quindi io gli incompiuti li vivo come delle cose che sono già un po’ masticate e messe da parte. Non mi creano malessere, e non mi crea malessere neanche il fatto di pensare che forse qualcuno lo ripescherò e qualcuno no, qualcuno lo regalerò. Perché io a volte gli incompiuti li regalo. A volte basta cambiare il contesto o darli a persone che hanno la forza o la possibilità di realizzarli. Per me non è importante che ci sia il mio nome su un progetto, ma solo che venga realizzato. 

Qualcosa di incompiuto che vorresti venisse finito?

É molto ampio, ma io penso alla liberazione delle donne dalla schiavitù: psicologica, fisica. Mi sono riscoperta una “stupida femminista di sinistra”, non di quel femminismo anni ‘70 in cui si cercava la parità, ma anzi io lotto per la diversità di genere e per l’uguaglianza nella possibilità di vivere la diversità. 

Quand’è che un’opera per te è compiuta?

Quando è armonica. Ho sistemato un’immensa libreria a casa di una mia amica mentre ero ospite da lei per diversi mesi, l’ho sistemata in più giorni come piaceva a me, ogni giorno mi alzavo e per me era incompiuta fino a quando non mi ha trasmesso  quello stato di benessere che cercavo, la percezione di una  vibrazione positiva. Ai miei studenti dico sempre “La materia ti trasmette delle vibrazioni, se tu non le percepisci non è colpa sua, è colpa tua”.

Cos’è un fertilizzante per te? Cosa significa fertilizzare/ il mio fertilizzante preferito

A me fertilizza tantissimo la diversità. Sono curiosissima, parlo anche con le pietre, se incontro qualcuno ho bisogno di comunicare. Forse ce l’ho scritto in faccia perchè ho notato che succede che le persone mi comunicano qualcosa anche se sono ferma e zitta, qualcuno arriva e mi rivolge la parola. Quindi diversità, comunicazione e curiosità sono i miei fertilizzanti. Inoltre, trovo nelle nuove generazioni un fertilizzante dinamico potentissimo: sono “skillatissime”, preparatissime, si sanno divertire, sanno collaborare, e io credo tantissimo in loro.

3 parole che abbineresti ad incompiuto

Possibile, passione, entusiasmo.

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