Unfinished Museum

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Valentina Fava

Con l’incompiutezza non ti stufi mai, sei sempre lì a cercare e creare cose nuove, ti fa scoprire cose diverse alle quali magari non avevi pensato.

 

Se ti dico “incompiuto” qual è la prima cosa che ti viene in mente?

Qualcosa che non ho portato avanti ma che volevo fare, che ho iniziato ma non ho finito di fare.

Unfinished di che colore/forma è?

Sarebbe qualcosa di astratto, che immagini solo senza contorni definiti, di colore grigio azzurro.

C’è qualcosa che hai lasciato incompiuto nella tua vita?

Sì, soprattutto in ambito lavorativo. Quando non porto a termine qualcosa sono triste e insoddisfatta. Ad esempio con le mie passioni: la recitazione, la moda. Ho il dispiacere di  non averle coltivate prima, non aver investito di più quando ero più giovane..

Quale è il tuo rapporto con le cose incompiute?

Di frustrazione, l’ho provata un po’ in questo periodo, sei lì che ti logori del fatto che la cosa non prenda il via,  anche in questo momento che sto preparando il mio prossimo progetto passo da momenti di gioia a momenti di tristezza assoluta quando vedo le cose troppo grandi per me. Magari poi più grandi di come sono in realtà, mi si crea questa sorta di inquietudine e mi dico: ma ce la farò o non ce la farò? Poi vince la determinazione.

Qualcosa di incompiuto che vorresti venisse finito?

Trovare la strada della mia felicità che mette insieme la realizzazione lavorativa con il mio lato più personale, essere felice nel lavoro perchè mi rende felice anche nella mia vita privata, non il lavoro come cosa materiale ma come fonte di serenità.

Viva l’incompiutezza perchè?

Perché con l’incompiutezza non ti stufi mai, sei sempre lì a cercare e creare cose nuove, ti fa scoprire cose diverse alle quali magari non avevi pensato.

3 parole che abbineresti ad incompiuto?

Creatività, malessere, tristezza.

 

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